di Daniele Santi
Se le cose vanno male è colpa del PD e delle sue continue “richieste divisive”: lo ha detto Salvini l’uomo che con il suo iperattivismo divisivo e inconcludente in occasione della rielezione di Mattarella ha messo sulla graticola l’unità [sic] delle destre, ma non è colpa sua. Se succederà qualcosa al governo – “Sono preoccupato per la vita del governo”, ha dichiarato il neopacifista Salvini – sarà in buon sostanza per colpa del PD e del suo sostegno al Ddl Zan.
Poi il grande statista al quale frana la Lega da sotto i piedi, anche secondo i sondaggi e stando al fuggi-fuggi dal partito, chiede al Pd e al M5S di finirla con le provocazioni politiche e con i veti, appellandosi all’unità. Quali sono i temi divisivi per Salvini? Piccolezze: l’insistenza su tematiche divisive come il ddl Zan e lo Ius soli che – sia detto per inciso – non sono divisivi, ma stanno sul gozzo a Salvini che non ha capito, al pari dei suoi, che la società tutta – quella al di fuori di Putin e Trump, evidentemente – va nella direzione contraria da quella auspicata dalle reazionarie e nostalgiche destre italiane.
Naturalmente Salvini non risparmia gli strali contro il M5S:, la legge elettorale e il no “assurdi” ai termovalorizzatori. Controproposte? Nemmeno una. Salvini è quello dei “No” mica quello delle proposte, perché poi alle proposte devono seguire i fatti. E per fare i fatti tocca lavorare a testa bassa e avere un partito che ti segue. E lui, la Lega che lo segue, non ce l’ha più.
(21 maggio 2022)
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