di Paolo M. Minciotti
La ludopatia è un termine spesso improprio che viene genericamente applicato a chi è vittima del gioco d’azzardo patologico (dicasi disturbo da gioco d’azzardo o azzardopatia), ed è un disturbo psicologico rientrante nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo degli impulsi, come quello di spendere tantissimo per divertirsi. Non è necessario del resto spendere cifre folli per divertirsi sul web: esistono casino sicuri sul web che offrono giochi gratuiti, ad esempio, come fanno tanti altri giochi di ruolo che io stesso pratico e che offrono anche soluzioni a pagamento per avere più mezzi per vincere le battaglie, ma che pochissimi, rispetto all’alto numero di giocatori, utilizzano.
Volgarizzando e banalizzandone gli effetti, è possibile parlare della ludopatia, o dipendenza da gioco d’azzardo, come a volte si parla della tossicodipendenza avendone caratteristiche simili: crescente perdita di controllo nei confronti della propria dipendenza, aumento del consumo di giocate d’azzardo, più tempo dedicato al gioco, aumento delle somme spese nel tentativo disperato di recuperare quelle perdute con conseguenti e spesso irrimediabili tracolli economici. La dipendenza da giochi elettronici o ludopatia è oggetto di studio da diverso tempo, da quando cioè il fenomeno ha assunto proporzioni socialmente preoccupanti. Qualche anno fa da Bologna era arrivata una interessante proposta per traghettare gli appassionati di giochi online verso il gioco vero, verso lo sport, verso una fruizione più sana e sociale del tempo libero senza criminalizzare il gioco online.
Un’interessante ricerca medica di qualche tempo fa riportava poi le correlazioni e associazioni che possono intercorrere tra disturbi mentali e ludopate possono intercorrere diversi tipi di associazione. Mueser ha proposto quattro modelli di relazione tra l’area psicopatologica della dipendenza comportamentale e quella degli altri disturbi mentali: il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), curato dall’ American Psychiatric Association) ne parla in questi termini (fonte https://www.ipsico.it/news/ludopatia-quando-il-gioco-diventa-malattia/):
- Presenza di un disturbo psichiatrico primario rispetto al gioco patologico (il disturbo mentale causa il gioco);
- Gioco patologico primario rispetto al disturbo psichiatrico (il gioco determina la comparsa di una malattia psichiatrica);
- Gioco patologico e disturbo psichiatrico sono dovuti a un fattore comune terzo (ad esempio una comune predisposizione genetica);
- Disturbo da gioco patologico e disturbo psichiatrico sono coesistenti perché influenzatisi a vicenda (modello bidirezionale).
L’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce poi la ludopatia come una vera e propria malattia mentale con sintomi specifici che sfociano negli impulsi incontrollabili a giocare d’azzardo o fare scommesse in denaro. Il Ministero della Salute italiano definisce la ludopatia come “l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o di fare scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze”.
Dunque meglio evitare di esporsi a problemi seri che richiedano poi l’intervento di professionisti della salute, con misure che spesso arrivano a limitare le libertà personali e godere in piena consapevolezza di ciò che il web offre di sano. La possibilità di divertirsi e giocare senza l’obbligo di investire denaro magari promettendo mirabolanti guadagni, promesse da marinaio che porteranno inevitabilmente a perdite di denaro, serenità e spesso anche degli affetti più cari.
(18 maggio 2022)
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