di G.G.
Fonti ucraine affermano che le forze armate hanno colpito con una razzo una fregata russa, la Admiral Makarov, non una fregata qualsiasi ma la più moderna della flotta dell’ammiraglio Grigorovich, la nave da guerra più importante della flotta russa del Mar Nero dopo la Moskva, già affondata. Lo ha scritto (con video) un deputato ucraino su Telegram, ma non sono ancora giunte conferme, né da parte russa né da altre fonti.
Anche la NATO afferma di non avere nessuna prova dell’attacco, né di navi russe in fiamme al largo di Odessa; fonti ucraine riferiscono di navi russe salpate improvvisamente dalla Crimea dirigendosi quindi al largo, ma non ci sono prove che stiano soccorrendo la Makarov in difficoltà.
Secondo fonti ucraine la fregata è in fiamme nel Mar Nero, vicino all’isola di Zmiiny al largo della costa di Odessa dopo essere stata colpita da un missile antinave.
A margine della notizia sulla fregata russa in fiamme gli ucraini, via Telegram, hanno parlato anche di un mercato in fiamme in territorio russo: si tratta del “Vikalina” a Vladykazvak (video in basso dal canale Telegram Ukraine NOW English).
Sul fronte della durata della guerra il 6 maggio scorso si è avuta la presa di posizione del presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko, sulla carta alleato fedele della Russia, che ha dichiarato in una intervista “La guerra sta durando troppo” o “La guerra si sta trascinando troppo” secondo altre versioni. Lukashenko ha così sfidato il divieto del Cremlino di utilizzare la parola “guerra” uscendo così dal racconto popolare imbastito dalla Russia per nascondere la realtà dei fatti alla popolazione raccontandola come “fantasie occidentali” con il sostegno di agghiaccianti programmi propagandistici televisivi.
(ultimo aggiornamento 7 maggio)
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