di G.G.
Il Fatto Quotidiano cita il Wall Street Journal all’indomani della terza sconfitta consecutiva di Le Pen per l’Eliseo e parla di un accordo che secondo il quotidiano nazionale, il Rassemblement national ha raggiunto con la società Aviazapchast Jsc dopo essere stato denunciato al tribunale di Mosca per mancati pagamenti. Il termine ultimo della restituzione è stato fissato per il 2028.
Il Wall Street Journal, citato da Il Fatto Quotidiano, scrive che, nel giugno 2020, è stato raggiunto un “compromesso” che ha permesso al Rassemblement National (ex Front National) di restituire i fondi in rate trimestrali fino al 2028 e con gli interessi. L’accordo è stato raggiunto dopo la denuncia per mancato pagamento che Aviazapchast ha presentato al tribunale arbitrale di Mosca contro il partito francese. Aviazapchast è attualmente colpita dalle sanzioni Usa.
Secondo Agenzia Nova, citata a sua volta da Il Fatto Quotidiano, l’intesa di Le Pen con la società “raggiunta nel 2020 ha consentito al partito di Le Pen di risparmiare denaro mentre la leader del Rassemblement National si preparava a candidarsi nuovamente alla presidenza”. La data originaria per la restituzione del debito era infatti il 2019.
La questione del prestito bancario era stata tirata fuori anche dal vincitore Emmanuel Macron nel dibattito tv i candidati al ballottaggio, che aveva accusato Le Pen di “dipendere da Mosca e da Putin” e di non essere quindi libera nelle sue decisioni politiche. Il Fatto Quotidiano cita poi anche l’oppositore russo Navalny, incarcerato da Putin per zittirlo, che su Twitter sostiene come la “First Czech-Russian Bank è nota per essere un’agenzia di riciclaggio” vicina a Putin.
1/18 Je me rends compte de l'ironie de la situation: un prisonnier politique russe s'adresse aux électeurs français. Mais techniquement, je suis en prison à cause d’une plainte déposée par une entreprise française.
— Alexey Navalny (@navalny) April 20, 2022
(25 aprile 2022)
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