di Giancarlo Grassi
Mentre secondo Kyiv i russi avrebbero lanciato proiettili al fosforo su Donetsk e ci sarebbero numerosissimi feriti, Mosca accusa gli ucraini di essere responsabili di “civili intrappolati a Kharkiv”, e ci vuole perversione per accusare un paese che hai invaso di essere responsabile dei disastri tra i civili che come aggressore hai provocato.
Nel frattempo a Putin è andata male anche l’operazione “Pagatemi in rubi o niente gas”, impraticabili per questioni contrattuale e anche perché, secondo la governatrice della banca centrale russa, “non ci sono sufficienti rubli in giro per il mondo che consentano pagamento per 800 milioni di euro circa al giorno”. Capitolo chiuso, per il momento. Le trattative avanzano per due ore e fanno passi indietro per due giorni; gli attacchi si sospendono per permettere “l’apertura di corridoi umanitari” ma poi i russi sparano sui civili, ma per i russi è colpa di Zelenski.
La sensazione, da profani, è che questa bruttissima faccenda andrà avanti ancora per diverso tempo perché le miniere di carbone ucraine permetterebbero a Putin di onorare i suoi contratti con Cina e India, che rischiano di saltare in aria per mancanza di forniture. nel frattempo la buona notizia è che i russi si starebbero ritirando da Chernobyl – vedremo fino a quando – e lentamente allontanandosi da Kyiv. Ma tutto può cambiare, di nuovo, da un momento all’altro.
(31 marzo 2022)
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