di F.F.
Oltre a rischiare tre anni di carcere il mattacchione 28enne, non se ne conoscono le generalità ma soltanto lo spirito nostalgico, è stato cacciato lo scorso sabato dallo stadio di Hoffenheim, durante l’amichevole tra Germania e Israele, per aver fatto il saluto romano durante la partita, mica durante una partita qualsiasi.
L’ esemplare di maschio alfa dalla limitata visione e dal muscolo abile a tendere il braccio, immediatamente identificato, è stato prima buttato fuori dallo stadio e quindi immediatamente bandito a vita dagli stadi del calcio. E quindi denunciato e rischia il processo pensale: il gesto di saluto dei nazisti in Germania è reato.
Ecco così che l’Italia si porta a casa un’altra lezione su come far rispettare l’antifascismo e l’antinazismo in maniera chiara, inequivocabile e accessibile a tutti: agendo prontamente. Altro che le filosofie del piffero dei nostalgici alla faccia dell’applicabilità della legge Mancino (con certi nostri calciatori ed ex calciatori che il saluto romano lo facevano in omaggio ai tifosi).
(31 marzo 2022)
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