di Giovanna Di Rosa
La Sindaca indimenticabile, ormai ex Sindaca e già dimenticata, a finire nel cestino dei non-ricordi non ci sta e dunque, dopo opportuno periodo riflessivo teso ad approfondire la complicata situazione internazionale; in cerca di risposte che diano un senso al popolo affetto da bufalite, rinverdisce gli antichi fasti dei sesterzi, del pannolino lavabile e della funivia su Roma con nuovi splendori: il rilancio della propaganda filo-russa nelle chat grilline al grido di “I nazisti con Kiev”. Lo scrive Repubblica.
Il quotidiano sottolinea la saldatura tra la Sindaca dell’abbiamo fatto poco e quel poco malissimo, e il fronte no-vax e il filo-putinismo d’Italia, quello caro anche a certi ex leghisti ora exitisti di varia estrazione e bassissima caratura, e a un numero importante di leghisti ancora in carica, e si mette di traverso all’elezione plebiscitaria di Conte (poche decine di migliaia di voti sul 32,8% dell’elettorato del 2018 e Conte ha persino il coraggio di dettare condizioni al governo), a conferma dell’unico destino possibile di una forza politica che non ha mai deciso tra l’esibizione da circo di provincia, il populismo da gommoni e il diventare grande e fare le cose sul serio: quel destino si chiama vaporizzazione e sentirete che botti alle prossime elezioni.
Nel frattempo si attendono dichiarazioni di grande saggezza, anche su questa delicata presa di posizione in nome di un impossibile rilancio della Sindaca dei frigoriferi graffitati che si muovono da soli, dal ministro degli esteri Luigi Di Maio il quale dovrebbe sapere meglio di noi che di porcate sulla guerra tra Ucraina e Russia meno se ne dicono meglio è per l’Italia tutta. Poi tocca vedere che percentuale vale, in termini elettorali, il filo-putinismo della Sindaca son tutta un pianto.
(30 marzo 2022)
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