di Giovanna Di Rosa
La leaderessa ha colpito ancora. La frase ad effetto è arrivata, dalle colonne del Corriere che dopo avere intervistato figlia di noto politico, nella quale la giovane reporter faceva dichiarazioni che non riteniamo pregnanti per la vita culturale e sociale italiana, dando un duro colpo alla credibilità di certe professioni, ha messo a segno un altro scoop, con la dichiarazione di Meloni, leaderessa della destra di tutte le destre, e la sua frase “Non si mettono sullo stesso piano rifugiati reali e migranti economici”.
Nella foga destrista non si vede traccia di approfondimento rispetto alle differenze sostanziali, tra i due tipi di profughi. Ma la dichiarazione è funzionale al disegno politico di Meloni perché è divisivo e la leaderessa, da buona discepoli del Grande Divisore da Arcore, non può esimersi dal continuare l’unica opera che le destre d’Italia, dal 1922 in poi, sono state in grado di fare: spaccare il paese in nome di cose che dicono di fare per poi non farle mai.
Poi la spiegazione del suo pensiero sui profughi veri e profughi falsi: “(…) le donne, i bambini, i veri profughi. Non i barconi di soli uomini in età da lavoro… non si mettono sullo stesso piano rifugiati reali e migranti economici”. Siamo al razzismo allo stato puro mascherato da accoglienza per i buoni versus i cattivi. Di questo c’è bisogno in tempi in cui si bombardano ospedali e si massacrano bambini? Di dividere gli esseri umani in persone di serie A e di serie B? A questo serve la destra?
Non sappiamo a cosa serve questa destra. Sicuramente certe dichiarazione servono al decimale in più nel sondaggio di domani. Poi passa anche quello e dell’opera di propaganda non rimane traccia. E dell’opera di certi partiti rimane ancora meno.
(11 marzo 2022)
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