di Paolo M. Minciotti
E’ arrivato anche ciò che mancava: il patriarca Kirill ha tuonato sulla giustezza della guerra scatenata da Putin perché è “contro chi sostiene i gay”, dunque ecco indicati i mandanti del massacro? I gay.
L’anatema del patriarca ortodosso è stato lanciato per spiegare, a chi eventualmente non conoscesse ancora le posizioni neo-sovietiche su alcune questioni, che “quella ingaggiata dalla Russia è una lotta contro la promozione di modelli di vita peccaminosi e contrari alla tradizione cristiana” portando come esempio, e come avrebbe potuto non farlo, il “Gay Pride”.
Nel delirante discorso di Kirill, infatti, per passare al mondo occidentale, il tanto odiato mondo che Putin vuole sovvertire, basta un test. “Sapete cos’è questo test?” ha semplifico argutamente per le menti semplici, “È molto semplice e allo stesso tempo terribile: è una parata gay”. Così anche in questo momento in cui stanno mettendo a ferro e fuoco un paese, incuranti degli scenari futuri, questi pazzi furiosi riescono ad inventare sceneggiature anti-gay persino comiche, nella loro scellerata assurdità.
(7 marzo 2022)
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