di P.M.M.
Nessuno si aspetta granché da questi negoziati che si strombazzano da una data all’altra e che, dopo differenti e contrastanti notizie, sono previsti nella giornata del 3 marzo nella zona di Brest, al confine con la Polonia, ma in territorio bielorusso: sul tavolo l’ipotesi cessate il fuoco, ma non c’è grande ottimismo.
I negoziati si organizzano mentre continuano i bombardamenti e l’illegittima invasione non si ferma, nonostante gli appelli e la risoluzione di condanna dell’ONU e con i consueti toni accesi delle alte gerarchie russe con Lavrov che continua a pigiare il tasto dell’attacco atomico con frasi come: la “Terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante” con provocazioni alla Nato: “Un incidente sarebbe devastante” e possiamo immaginare, trattandosi di aerei, di quale incidente si stia insinuando. Il Cremlino, per bocca del solito Lavrov, che accusa Zelesky affermando che “Mosca è pronta al secondo round dei negoziati con Kiev, ma la parte ucraina sta prendendo tempo in linea con le istruzioni degli Usa”.
Nella ridda dichiarazioni, affermazioni e smentite, come un raggio di luce celeste arriva Red Ronnie con il messaggio sul ruolo degli Ufo come scudieri dei bombardieri. Sappiamo che tutti, noi per primi, vi sentite ora molto più tranquilli.
(2 marzo 2022)
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