di Giancarlo Grassi
Il cieco occidente che si è fatto chiudere gli occhi dalle necessità energetiche facendo accordi commerciali a lungo termine con un regime che si prefigurava pericolosissimo già dal suo insediamento, ha avuto un pessimo risveglio. Alle 4 del mattino del 24 febbraio Putin ha lanciato il suo attacco su larga scala invadendo l’Ucraina. Dove voglia arrivare lo sa lui. Gli attacchi, secondo tutti i media internazionali, compresi quelli di lingua inglese che arrivano dall’estremo oriente, riferiscono di truppe russe entrate in Ucraina anche dalla Bielorussia e dalla Crimea; esplosioni a Kiev e in altre città anche nell’Ovest del Paese. Inizia la propaganda su vittime e obbiettivi distrutti da parte di Mosca e Kiev.
Il Corriere racconta così l’invasione.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è iniziata.
Alle 4 del mattino italiane, Vladimir Putin ha lanciato quella che ha definito «un’operazione militare speciale» in Ucraina, che col passare dei minuti si è rivelata un attacco totale. È stato lo stesso presidente russo ad annunciarla in un discorso in tv, dopo lunghe ore in cui gli ultimi tentativi diplomatici per evitare il conflitto erano falliti, e mentre era in corso il Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Putin ha detto che il suo obiettivo è «demilitarizzare ma non occupare» l’Ucraina , aggiungendo che intende «denazificare» il Paese vicino. Ha anche lanciato un monito al mondo: «Chiunque provi a interferire o a minacciarci, deve sapere che la risposta della Russia sarà immediata e porterà a conseguenze mai sperimentate nella storia». Il leader del Cremlino non ha specificato la portata territoriale dell’operazione, ma le bombe hanno iniziato a colpire in tutto il territorio ucraino, e truppe hanno iniziato a entrare in Ucraina anche dal confine Nord (Bielorussia) e Sud (Crimea), con attacchi nei porti strategici di Mariupol e Odessa.
Il presidente americano Joe Biden ha definito l’attacco «non provocato e ingiustificato», aggiungendo che Putin «ha scelto una guerra premeditata che porterà una perdita catastrofica di vite umane e di sofferenza», e che dovrà «renderne conto» al mondo. Anche i leader europei, e il presidente del Consiglio Italiano Mario Draghi, hanno condannato l’attacco e annunciato nuove pesanti sanzioni contro Mosca.
Putin ha poi affermato “Reagiremo a chi interferisce con l’attacco”. Dunque lo Zar che tanto piace a Salvini e alla sua Lega, sembra essere disposto a mettersi di traverso al mondo pur di realizzare il suo delirante sogno illiberale di ricostituzione dell’Impero russo. Nel frattempo le autorità ucraine hanno chiamato alle armi tutti i civili “in grado di combattere”. Civili che fuggono dall’Ucraina le cui strade verso occidente sono intasate da colonne e colonne di auto di gente in fuga.
(24 febbraio 2022)
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