di Giancarlo Grassi
La Lega non ha avuto Casellati e la farà pagare al Governo. Salvini ha appena cominciato astenendosi al grido di “discriminate i bambini non vaccinati” – qualcuno gridi in Lombardia e chieda conto del depotenziamento dei medici di base “tanto i vecchietti non ci vanno” – con un certo Giorgetti che sembra voglia smarcarsi, ma anche no.
La nuova strategia del depotenziamento del Governo – e nessuno come questi patrioti è capace di fregarsene del paese con tanta leggerezza – parte da un nuovo posizionamento no-vax a favore della presunta discriminazione di bambini all’interno di un decreto che riapre l’Italia alla ricerca dei consensi di coloro che nell’eventuale post-pandemia saranno furiosi con chi ha governato. Lega inclusa.
Secondo fonti parlamentari Giorgetti avrebbe chiamato Draghi per anticipargli he non avrebbe partecipato al Consiglio dei ministri non volendo ritrovarsi nella posizione di doversi astenere per ordini salviniani su un decreto che nella sostanza condivide in pieno. Il segretario sconfitto infatti ha lanciato il diktat: i tre ministri della Lega prendano le distanze dal provvedimento, soprattutto dalla parte che distingue tra bambini vaccinati e non. Bloccando di fatto il decreto.
La guerra tra la Lega di Salvini e quella di Governo continua. Sulle palle (ops, spalle) dell’Italia. La solita Lega. Il solito Salvini.
(3 febbraio 2022)
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