di Daniele Santi
Siccome serviva “smarcarsi” Fratelli d’Italia lo ha fatto da grande partito quale è e ha scelto di votare Guido Crosetto: co-fondatore di FdI, destra usata sicura, nessuna carica nello scolapasta meloniano, insomma uno neutrale. E allora perché lo votano? Forse perché un ex-democristiano è sempre una garanzia. Come Casini. Diciamo.
Del resto dei tre candidati proposti ufficialmente dalle destre, con Salvini impegnato in inspiegabili scorribande mediatiche, di quei tre candidati chiamati Moratti, Pera e Nordio, nelle votazioni non c’è traccia. Nomi di fatto non ce n’è. O meglio: nomi ce ne sono molti, ma nessuno di quelli reali viene detto. Salvini è l’unico a rischiare emette paletti su Casellati del tipo: voi votate Casellati e io vi do la poltrona del Senato (detta a Italia Viva). La sensazione, lo diciamo noi che non capiamo nulla di politica, è che Draghi cominci ad entrare saldamente in campo insieme ad un possibile coniglio estratto dal cilindro di Renzi.
Non si spiegherebbe altrimenti il “Non esiste” del presidente di Italia Viva al presentarsi alle casellatiadi di Salvini.
(26 gennaio 2022)
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