di Giovanna Di Rosa
Come se non sapessimo come si gioca a quell’esercizio tanto scomodo, dalla posizione tanto ridicola e a volte così inutilmente costoso, la M5S ha corso il rischio; il rischio, è noto, quando lo vai a cercare anche solo per ingenuità, ti ripaga con apparizioni e puntualità inaspettate. Si riassume così, con un leggerissimo spruzzo di ironia, la faccenda del porno al Senato via Zoom durante un convegno.
E’ l’ennesimo esilarante esempio di come l’abitudine a gridare al complotto, “un vero e proprio attacco” fu definita la faccenduola in casa 5Stelle abituati alle roboanti esclamazioni al gomblotto e all’infantile ce l’hanno tutti con me. E’ stata la stessa deputata 5Stelle organizzatrice dell’evento via Zoom a pubblicare, come scrive Fanpage sempre puntualissimo negli sbugiardamenti (e che pubblica lo screenshot che vedete in alto) la password e l’ID su Facebook per partecipare alla riunione.
Che l’atto sia ingiustificabile è una questione, che chi si guarda le spalle dai gomblotti non possa nemmeno lontanamente immaginare che qualcuno potrebbe fare il furbo è un’altra. Insomma più che un gomblotto è stata una caccia alla volpe (quella del post su FB, mica il terrorista divulgatore di porno) tutta interna al M5S che pare intenzionato a tornare agli antichi fasti. Sarà la poltrona in scadenza e non più rinnovabile.
(19 gennaio 2022)
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