di Giovanna Di Rosa
La nuova puntata, l’ultima in ordine di apparizione certamente non in ordine di tempo, della novella scritta male e interpretata peggio intitolata a Novax Djokovic, ha a che fare con il suo visto revocato dal ministro dell’Immigrazione australiano e il codazzo di avvocati che si daranno da fare per fare ricorso così che il Divin Tennista non incorra nell’immediata espulsione dal paese.
Mi è difficile soffocare un moto di stizza di fronte a tanto denaro gettato via per poter fare ciò che si vuole e sentirsi al di sopra delle leggi, dopo essere stati ospitati da uno dei centri di detenzione per immigrati clandestini più rigidi al mondo, dopo avere presumibilmente avuto a che fare con persone (come quel giovane iraniano che sta lì dentro da nove anni), gente che il codazzo di avvocati del Divin Tennista nemmeno se lo sogna e continua a vivere in un limbo, e avere il coraggio di affermare che si lotta per affermare un diritto.
Nel frattempo il giudice convoca l’udienza urgente dopo il “No” delle autorità.
(14 gennaio 2022)
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