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M24A-ET a Bruxelles contro la disomogeneità territoriale

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di Massimo Mastruzzo, #politica

Sta arrivando il periodo dell’anno più ingiusto per i fuorisede (termine dal suono più accettabile di meridionali emigrati) che studiano e lavorano al Nord e che per Natale vorrebbero tornare a casa, soprattutto al Sud, per trascorrere qualche giorno con la propria famiglia. Purtroppo, biglietti aerei a prezzi folli, bus sold-out e viaggi della speranza che possono protrarsi oltre le 24 ore , e che rappresentano la ciliegina sulla torta della mancata coesione sociale di questo Paese, diventano paradossalmente simbolo di ingiustizia sociale proprio nei periodi legati festività.

La disomogeneità territoriale nazionale in Italia non ha eguali nella UE, eppure questa condizione pare  non interessare a nessuna forza politica. L’art 3 della costituzione non è mai stato ratificato. Le indicazioni della UE rispetto all’utilizzo prioritario dei fondi del PNRR , da usare principalmente per la maggior coesione sociale, appaiono, stante le attuali proposte del governo italiano, totalmente ignorate (con il rischio di non raggiungere gli obiettivi indicati dalla UE e dover restituire il malloppo).

La mancanza di coesione sociale è tra le principali cause dell’emigrazione interna, e la denuncia dei fuorisede ne è banalmente una conseguenza: l’emigrato che torna a casa pagando lo stesso prezzo del turista. Il triste prezzo di questa condizione è il rischio di desertificazione umana e industriale per il territorio del sud Italia . Una miopia governativa che non ha nessuna giustificazione politica e nemmeno economica, visto che si ignora la reciproca convenienza dell’interdipendenza economica, che si avrebbe con un Mezzogiorno d’Italia più “forte”. Per questo motivo il Movimento per l’Equità Territoriale, con i propri referenti provenienti da tutto il Mezzogiorno, dal Lazio, dall’Emilia Romagna, dalla Liguria e dalla Lombardia, si sono dati appuntamento il 3 dicembre scorso a Bruxelles.

Un trasferta nella capitale belga, sede del Parlamento europeo, per chiedere che i fondi del Pnrr destinati all’Italia, vengano impiegati nel rispetto delle indicazioni dell’UE, ovvero in funzione di una maggior coesione sociale e per la riduzione della disomogeneità territoriale. M24A-ET è l’unica realtà politica che si sta battendo per il fabbisogno di giustizia sociale dei cittadini di tutte le regioni d’Italia, da Sud a Nord. L’Italia è il Paese più diseguale d’Europa e forse del mondo: diseguaglianze tra Nord e Sud, centri e periferie, aree urbane e aree interne, uomini e donne, adulti e giovani, stanno purtroppo diventando il simbolo del Bel paese.

Così Massimo Mastruzzo, del Direttivo nazionale M24A-ET Movimento per l’Equità Territoriale in un comunicato stampa inviato in redazione.

 

(11 dicembre 2021)

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