di Redazione, #lopinione
Breve storia sovranista. E’ molto complicato immaginare che dentro una persona sola possano alloggiarne diverse, con pensieri discordanti, o forse invece più che coerenti, probabilmente in azione congiunta per il conseguimento di un solo obbiettivo: la realizzazione, che si lotta per ottenere, del sogno di potere del capo. Che beneficerà tutta la Corte.
Dunque, tutte insieme le personalità interne ed esterne al Capo che contribuisco a fare del Capo il Capo che è, confluiscono nella strategia di distrazione di massa di fronte ai continui cambiamenti di rotta del Capo che, forse, stanno servendo a nascondere i veri obbiettivi del Capo. Non li sappiamo e forse avremo sorprese, forse toccherà commentarli, forse no. Quello che oggi sappiamo è che il segretario della Lega Salvini non sapeva ciò che faceva il Salvini ministro dell’Interno (e segretario della Lega) quando promuoveva Michele Di Bari, tant’è vero che oggi di quella promozione incolpa Lamorgese, strepitando insieme a Meloni, affinché riferisca in parlamento su un uomo promosso da Salvini. Fine della breve storia sovranista.
(11 dicembre 2021)
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