di P.M.M., #politica
E’ una specie di tiro al bersaglio: dopo Calenda che si sarebbe candidato contro il presidente del M5S nel “Roma 1” se l’operazione fosse andata in porto, ma Conte ha detto “no”, è il turno di Matteo Renzi che con la consueta mancanza di peli sulla lingua, dice come la pensa sulla vicenda: Conte “È senza coraggio e teme il voto” perché “lui vive di like”.
Ingeneroso? Non lo sappiamo. Lo saprà Matteo Renzi. Certo è che questo gioco al massacro tra partiti che fanno parte della stessa coalizione è un po’ stucchevole, ma non così inutile, da un punto di vista politico. Perché Matteo Renzi sparla a Conte, ma si dirige al Partito Democratico quando dice: “Speriamo torni il buonsenso, non devono inseguire i grillini ma fare politica. Il Pd dovrebbe provare a vincere le elezioni prendendo la guida del polo riformista, oggi mi pare che stiano rincorrendo le stelle cadenti del grillismo”.
Le dichiarazioni in un’intervista a La Stampa pubblicata oggi (7 dicembre, ndr) dalla quale si evince l’irritazione del nascente polo liberal-democratico (Renzi-Calenda-Toti) per le attuali, ma in sommovimento, scelte politiche del maggior partito del “polo progressista” guidato da Enrico Letta.
E sulla questione Quirinale Renzi è lapidario: “L’arbitro si sceglie insieme”.
(7 dicembre 2021)
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