di Stefania Catallo, #inaltreparole
Sabato 27 novembre, pomeriggio. A Roma si tiene la manifestazione di Non Una di Meno contro le violenze, gli abusi e i femminicidi. Si sente ancora l’eco degli eventi tenuti per il 25, giornata mondiale per il contrasto alla violenza di genere,
Stesso giorno, pomeriggio inoltrato. Esterno stadio Castellani di Empoli. Il collegamento di fine partita contro la Fiorentina è affidato da Toscana TV alla giornalista Greta Beccaglia. In studio, il giornalista Giorgio Micheletti, che coordina il servizio… (il video).
Beccaglia vuole ottenere delle dichiarazioni dai tifosi della squadra viola, che hanno perso la gara. “Non sarà facile”, le dice Micheletti, mentre la giornalista tenta di approcciarne, tendendo il microfono. Un tifoso si avvicina e le tocca il sedere, tranquillo e sfacciato. La Beccaglia rimane trasecolata e gli dice “Scusami…non puoi fare questo!”, ma lui si allontana con indifferenza, mentre Micheletti dallo studio la consola con un “non te la prendere”. Non una parola di condanna da parte del conduttore, non un’espressione trasecolata: sembra che tutto sia normale, insomma.
Semmai avessimo avuto bisogno di un esempio di maschilismo e di minimizzazione maschile, tra l’altro agito da un collega della Beccaglia, circa un caso di molestie vero e proprio, tra l’altro inconfutabile perché trasmesso in tv dal vivo, questo esempio ci è stato servito… Leggete di più sul blog di Stefani Catallo “In Altre Parole”
(28 novembre 2021)
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