di G.G., #politica
Sono tempi difficili per decisioni difficili a causa di opinioni che negano una certa realtà a favore di un’altra realtà, e che vede tra i contestatori insieme a molti altri, anche Sara Cunial, deputata No vax già barricadera alla Regione Lazio e prima ancora, nel marzo scorso, protagonista in Veneto di pubblico assembramento al grido di “Abbracciatevi tutti”, tanto il virus non esiste e la gente muore per gusto.
Cunial, già M5S ora al Gruppo Misto, ben lontana dal pensare di dovere cambiare idea, dopo che in piazza Bra a Verona nel marzo 2021 è stata al centro della manifestazione “contro la dittatura sanitaria”, con slogan contro Mattarella e l’invito “Abbracciate chi vi è vicino”, pretendeva, dietro domanda ufficiale naturalmente, di entrare alla Camera senza Green pass. Ma le hanno detto Niet! questi dittatori del Consiglio di giurisdizione, che non ha trovato nessuna urgenza di sospensione del provvedimento dei Questori che impone a tutti i deputati, e quindi anche a Cunial, di esibire il green pass all’ingresso.
Ne deriva che anche Cunial, se vorrà entrare alla Camera, dovrà esibirlo dopo che per una settimana le era stato permesso di entrare senza. Nel frattempo altri quattro senatori – Laura Granato, Michele Giarrusso, Gianluigi Paragone e Carlo Martelli – hanno presentato ricorso alla commissione contenziosa, contro l’obbligo di green pass, ricordo che – informa l’ANSA ripresa anche da Fanpage.it – sarebbero fuori tempo massimo essendo scaduti i trenta giorni dall’entrata in vigore del provvedimento, ad indicare “tempo scaduto” anche per il ricorso presentato da 12 dipendenti di Palazzo Madama. Ecco.
(25 novembre 2021)
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