di Daniele Santi, #Fascismi
La transizione che portò la Spagna dal Franchismo nero pece all”attuale compiuta democrazia, è ancora ben viva nella mente degli spagnoli. Per saperlo non basta pronunciare lo spagnolo con l’accento della Garbatella, tocca viverci in quel paese tanto simile al nostro, eppure così profondamente differente. E conoscerne profondamente i meccanismi politici, più complicati e insieme più semplici dei nostri.
Meloni d’Italia è andata a farsi applaudire alla corte di Vox, il peggior fascismo post-franchista che la Spagna potesse augurarsi, clonato direttamente dalla costola Franco-nostalgica del PP uscito dagli scandali del post-Mariano Rajoy, disastroso primo ministro ritornato prontamente al suo lavoro di impiegato del catasto (ormai in pensione, riteniamo), perché si può dimostrare di essere degni anche dopo avere seminato macerie.
Vox è attualmente il terzo partito di Spagna ed ha accolto Meloni come una regina: “Giorgia! Giorgia!” gridava la folla acclamante e lei, cade in estasi (vedasi foto) e, drammaticamente, crede all’acclamazione popolare. Ripete il suo ritornello rap, quello che dice che è Giorgia, che è Italiana, che è una donna e che è cristiana, insomma tutto quello che ha, e nulla dice delle sue possibili doti di statista. Perché il rap oltre la verità non può andare. Per statuto, diciamo.
Con queste premesse dove poteva andare Meloni dopo avere frequentato per ragioni politiche tutte le peggiori destra europee, se non nella tana dei nostalgici della dittatura militare, tradizionalista, autoritaria, conservatrice, clericale, fascista, prona ai vescovi e alle CEE, liberticida, violenta, misogina e maschilista che tanto piace ai nostalgici franchisti di Vox? Come trovare il miglior modo per spiegare, dopo quella apparizione, che FdI rinnega il fascismo, dopo essersi commossi per il bagno di folla facha in terra di Spagna?
Da Vox rendono noto di essere “onorati” dalla visita di Meloni nella plaza de toros del neofascismo franchista spagnolo. Lei, basta vederla nella foto in alto, raggiunge l’apice della sua gloria politica presente, al ritmico grido del popolo nero che vede la democrazia spagnola come il peggiore dei mali.
Questa è la leader politica che vuole diventare la prima donna Presidente del Consiglio d’Italia e che parla di complotti quando le si chiedono lumi sulle presunte infiltrazioni neofasciste nel suo partito, accusando l’informazione di essere un “plotone di esecuzione” (per bocca del co-fondatore del partito Crosetto, ora ritiratosi a vita quasi privata, ma ancora capace di presenziare ad una trasmissione tv ed andarsene platealmente per scatenare la stampa amica, vogliamo presumere involontariamente).
In Spagna però, c’è sempre un però, il franchismo e ciò che è stato, ciò che ha fatto, se lo ricordano ancora bene. E non solo i socialisti del PSOE. Tutti i cittadini, a parte quelli che franchisti lo sono sempre stati. Quelli che votano Vox, in larga parte, insieme ai soliti nostalgici di momenti storici che non hanno vissuto.
(15 ottobre 2021)
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