di Giovanna Di Rosa, #politica
Quel mattacchione di Matteo Renzi che sembra sempre dire le cose per scherzo, soprattutto quando dice invece cose politicamente serissime, se ne è uscito con una battuta straordinaria su Meloni d’Italia dicendo che “va più d’accordo con Enrico Letta che con Salvini“, non che sia difficile crederlo, durante la presentazione del suo libro Controcorrente a Milano.
Ha poi detto dell’altro, riferendosi al PD rivolgendosi a Letta e senza girarci tanto attorno, ad esempio che Italia viva c’è nel caso il PD decida di recuperare la sua spinta riformista, mentre invece nel caso voglia continuare a inseguire i 5 Stelle “noi (Italia viva, ndr) abbiamo già dato”.
Conoscendo Renzi, simpatico o antipatico che vi stia è innegabilmente uno dei pochissimo che fiuta l’aria che tira con larghissimo anticipo rispetto ai suoi avversari, i casi sono due: o vede una crescita inaspettata del PD dovuta proprio ad Enrico Letta o sta annunciando, molto da lontano e fiutando l’aria (come un cerbiatto screziato [cit.]), di guardare con interesse al laboratorio di smarcamento della Lega da Salvini, che è appena stato impallinato dai suoi sul Green pass e staremo a vedere in quale inferno lo cacceranno i voti delle amministrative.
Le amministrative renderanno noto anche se il M5S di Conte è già alla canna del gas o con qualche tipo di politicoterapia può evitare la vaporizzazione in atomi.
(16 settembre 2021)
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