di Daniele Santi, #laprovocazione
Nella serata del 15 maggio abbiamo pubblicato un pezzo su un sondaggio politico per Porta a Porta realizzato da Alessandra Ghisleri. Abbiamo scritto ciò che c’era: i risultati dati dalle risposte di voto, le percentuali scaturite da quelle risposte, insomma un pezzo relativo a un sondaggio che parlava di un sondaggio. Valido quindi fino al sondaggio successivo.
Non appena la condivisione del post è iniziata è immediatamente arrivato il commento del politologo di turno che inveiva, con un italiano del tutto peculiare, dotato di una certa originalità nella sua follia sintattica, contro il PD chiedendosi con quali percentuali avrebbe governato da solo senza bisogno di asfittiche coalizioni.
C’è da chiedersi in che paese abbia vissuto fino ad oggi l’arguto commentatore essendo l’Italia un paese dove sono riusciti persino a travestire da proporzionale il maggioritario e dove da sempre, tutti i partiti, quale che fosse il vincitore, hanno votato in coalizione. sarebbe semplice capire le ragioni della questione: basterebbe dare un’occhiata alla Costituzione. Ma il politologo di turno non ha tempo per leggersela, deve commentare o inveire, con un italiano del tutto peculiare altresì dotato di una certa originalità nella sua follia sintattica.
(16 settembre 2021)
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