di Giovanna Di Rosa, #politica
Dal 3 settembre, ad essere proprio molto molto molto fortunati, diciamo, avremo l’ennesimo battesimo di un nuovo partito, nuovi scappati di casa per dire, che ignari di essere stati baciati dalla fortuna in modo probabilmente irripetibile, ci provano di nuovo staccandosi dalla casa madre per un nuovo viaggio su una nuova astronave. Lo scrove l’Adnkronos.
Secondo le informazioni raccolte dall’agenzia venerdì 3 settembre dovrebbe avere luogo una conferenza stampa convocata dal gruppo “Parola agli Attivisti”, diretta emanazione della consigliera regionale del Lazio Francesca De Vito che presenterà simbolo e statuto dell’ennesima nuova forza politica (che si collocherà certamente a destra dell’attuale M5S, volete scommettere?) per radunare attivisti e portavoce delusi (prevediamo Di Battista in prima fila). Tra gli altri.
Insomma siamo all’ennesima diaspora, a sapere cos’è una dispora: sarebbero addirittura 37 tra attivisti, consiglieri ed ex consiglieri ad avere annunciato il loro addio al Movimento guidato da Giuseppe Conte, insomma una bella insperata pulizia di primavera che magari non gli farà neanche male ai grilli istituzionalizzati che addirittura osano guardare a sinistra più che a quella destra dibattistiana tanto cara ai troppi baciati dalla grillica dea bendata, rea di avere abbandonato quell’ala antivaccinista, tuttologa, anticasta, che credeva alle sirene e terrapiattista antitutto per diventare invece una perfetta macchina da istituzione – tant’è vero che l’iniziativa parte da De Vito che dentro l’Istituzione ci sta come consigliera del Lazio e che è sorella dell’altro ex-grillino De Vito, già passato a Fratelli d’Italia. A proposito di movimentismo de morondanga.
L’annuncio in una giornata delicata nella quale i No Vax, tra aggressioni e minacce, sembrano avere dichiarato guerra contro chi ha deciso di vaccinarsi per la propria ed altrui salute, contro chi vuole documentare gli attacchi No Vax, contro i giornalisti, contro i virologi e gli immunologi, contro gli operatori televisivi e sono pronti a bloccare il paese. Alla faccia di quelli che vogliono una vita onesta e sana, e possibilmente da vivi.
De Vito parla di rane bollite e di grillini “sciolti e inghiottiti nelle fauci del PD” – viene da chiedersi dove fosse lei quando tutto questo accadeva – ed attacca Conte che decide dall’alto i nomi dei candidati. Quando lo fece Grillo a Genova, De Vito dove stava?
E chiude parlando di una “rabbia che va convogliata in un processo democratico”, e che condanni le violenze No Vax come primo atto costitutivo, ci auguriamo, con riferimento al gruppo “L’alternativa c’è”, ovvero la compagine costituita proprio da ex pentastellati scappati di casa ante litteram distintisi per una manifestazione contro la riforma Cartabia. Proposte politiche per ora nessuna, non che prima abbondassero.
(30 agosto 2021)
©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata