di iiiiiTiiiii (@iiiiiTiiiii), #ilcommento
Non è stato un anno fortunatissimo per Barillari, lui che è tutto teso verso l’assoluto della non verità altrui, piuttosto che rimanere alla volgare realtà della politica quotidiana, realtà per la quale sarebbe stato eletto in consiglio regionale del Lazio. Incarico, tra le altre cose, pagato molto bene.
Senza ricordare le scorribande da qui alle realtà parallele e ritorno del bravo Barillari basterà ricordare l’inciampo esilarante sulla finta iniziativa del fintissimo Comune di Bastione (che è un fake per sua stessa ammissione, un profilo-burla, diciamo) sulla famosa storia (falsa anch’essa) del tatuaggio contenente il Codice QR.
Insomma quando si parla di vaccini o del green pass si perde il lume della ragione.
Da un Barillari consigliere regionale – eletto nelle fila di un partito che più che la storia d’Italia ha cambiato la storia della comicità che non sarà più la stessa, con grandi crisi nel mondo del Teatro che di crisi non ne aveva bisogno – ci si aspetterebbe il non cadere a piedi pari nella prima bufala che si legge. Soprattutto nel caso che la bufala sia palesemente denunciata come bufala da un profilo che spiega chiaramente nella sua home page di essere fake. E’ tutto esilarante. Fin troppo. E’ esilarante persino che la notizia abbia bisogno di essere confermata come autentica.
E’ devastante invece che lui senta il bisogno di commentare con il suo “Che vergogna”.
Che vergogna…
— Davide Barillari #R2020 Consigliere Regione Lazio (@BarillariDav) August 14, 2021
📰RASSEGNA STAMPA📰
Condividiamo con la cittadinanza un altro articolo sulla nostra “fantastica” iniziativa sul #greenpass.
Ringraziamo la redazione per la menzione!
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— Comune di Bastione (@Comune_Bastione) August 16, 2021
(16 agosto 2021)
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