di Redazione, #Stazzema
Nel 77° anniversario della strage nazifascista di Stazzema, mentre leghisti di governo parlano di cancellare l’intitolazione di un parco dedicato a Falcone e Borsellino e ritornare ad un Mussolini qualsiasi, e mentre altri leghisti di governo si preoccupano di difendere l’indifendibile sottosegretario perché è “bravissimo” [sic], arrivano le parole del presidente Mattarella a ricordare cos’è stato il nazifascismo e cosa ha provocato rinfrescando la memoria anche ai nostalgici sordi, ma purtroppo non muti.
“Tanto orrore non potrà mai essere dimenticato”, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 77° anniversario della strage di Sant’Anna di Stazzema.
“Il 12 agosto di settantasette anni or sono” ha continuato il Capo dello Stato “i militari delle SS compirono nelle frazioni di Stazzema un eccidio di civili indifesi, tra i più spaventosi dell’intera guerra. Centinaia e centinaia furono i morti. Bambini trucidati insieme alle loro madri e ai loro nonni. Stazzema era considerata un rifugio per i più deboli, per gli sfollati. Divenne invece terra insanguinata, teatro di crudeltà atroci e di un feroce disprezzo per la vita umana, fino allo scempio del rogo di vittime nella piazza di Sant’Anna”.
(12 agosto 2021)
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