di Giovanna Di Rosa, #laprovocazione
Dopo gli applausi al nazionalissimo tweet di Enrico Ruggeri sugli Italiani che quando vogliono “non siamo secondi a nessuno”, e abbiamo bisogno dei miliardi di euro di tutti, cioè dell’Europa, perché il nazionalismo è sempre cieco oltre che leggermente tonto, la leader di Fratelli d’Italia sempre ovunque e prima di tutto italiana, come da profilo social con nun araba di nazareno al seguito, perché il suprematismo è culturalmente onnivoro per definizione, eccola di nuovo; a prendersela con Macron e le sue misure per evitare i contagi nei locali pubblici, delirando di libertà secondo la destra italiana che traduce la parola con fare tutti (noi, la sinistra no) quello che cazzo ci pare.
L’idea di utilizzare il green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante, è l’ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana. Una follia anticostituzionale che Fratelli d’Italia respinge con forza. Per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) July 13, 2021
Preso atto di ciò che Fdi respinge con forza, che sta scritto sopra, non è molto chiaro ciò che il partito invece accoglie: le tesi suprematiste di Bennon già agli arresti? Quelle liberticide di Orbán che dopo essere stato legittimamente eletto ha ristretto le libertà costituzionali, fatto chiudere quotidiani d’opposizione, chiuso la bocca a giornalisti sposando un filo-putinismo inquietante e mettendo il veto in UE alle misure economiche a favore dell’Italia? Cosa sposa Fdi della sempre ovunque e prima di tutto italiana, il contagio da covid-19 se non verranno prese le giuste misure di contenimento (e nessuno sta dicendo che quelle di Macron lo siano, si sta dicendo che Meloni grida al vento, ma proposte nemmeno una)? Cosa è preferibile nella società non-orwelliana di Meloni (grande la citazione, né? vuoi mettere mettersi a citare Schwab che pure le scrive chiare in un bel libro che i politici italiani ignorano…), vivere chiusi in casa, con locali chiusi e cinema e teatri chiusi e libri che non escono (certo, ci si potrebbe sempre rileggere 1984, magari capendolo, anche per non citarlo a sproposito) e le unità produttive che non vanno avanti causa pandemia?
Non stiamo dicendo che Meloni sbaglia, le chiediamo soltanto di smetterla di lanciare slogan facilmente digeribili all’istante e fare proposte che siano proposte guardando più al futuro e meno ai sondaggi – ricordare che anche Le Pen i sondaggi li vince tutti, ma poi perde le elezioni fa brutto?
(14 luglio 2021)
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