di Daniele Santi, #Politica
Ha nuovamente gettato la maschera, tanto domani ne avrà un’altra ancora. Salvini ha momentaneamente lasciato da parte il ruolo istituzionale che riveste al governo Draghi e il pissi pissi bao bao con Enrico Letta, per presentarsi ad una manifestazione sovranista in Portogallo e proporre l‘assalto sovranista alla maggioranza social-popolare che governa Bruxelles.
Insieme a lui la sua sodale di sovranismo europeo, quella Marina Le Pen che con Alternative für Deutschland è all’alleanza con Salvini e la sua Lega per spostare l’Europa sempre più a destra, ancora più a destra, verso le democrazie illiberali dell’est europa degli stati ex-satelliti dell’unione sovietica, ora pianeti della sinistra galassia Putin.
In videoconferenza con Salvini la crème della destra intollerante e divisiva d’Europa: dal partito di ultra destra belga, Vlaams Belang, Gerolf Annemans e il conservatore estone Martin Helme. Non mancherà, scrive Repubblica, Andrè Venuta, astro nascente della destra lusitana. Con l’essere visionario che lo caratterizza Salvini ha tracciato la sua road-map: “I numeri ci dicono che, se volessimo e se ciascuno rinunciasse a una bandierina nel nome della crescita comune, già da domani potremmo essere il secondo eurogruppo a Bruxelles”. Perché volere è potere. Soprattutto potere.
Mentre il futuro della Lega sembra essere sempre più nero, anche in Europa Salvini si mette in competizione con Meloni, altra leader della nuova destra europea che vuole solo andare a destra, sempre più a destra, verso le dittocrature alla Lukashenko.
(30 maggio 2021)
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