di Giovanna Di Rosa, #Politica
A poco sono serviti i post preventivi del tribuno leghista. Non ce l’ha fatta lo stesso. Non è proprio credibile un Salvini che parla di avere a cuore la libertà e poi si accoppia con le tesi politiche dei peggiori illiberali d’Europa, non è credibile. Ma lui ci prova sempre. Ci prova contro il suo stesso partito all’interno del quale la fronda governativa, che non è formata soltanto da Giorgetti ma vede importanti spinte anche da Zaia e da quel Veneto leghista che Salvini ha pensato di commissariare imponendo alcuni dei suoi (pare all’insaputa del Doge Zaia), è favorevole a mantenere lo status quo e disposta ad ingoiare anche il DDL Zan.
A poco sono serviti gli inviti a bersi un caffè, perché gli inviti di Salvini alla concordia sono polpette avvelenate, lo sanno anche i vegetariani, e Fedez che non è certo scemo, non c’è cascato. E non c’è cascato nessuno, a parte i fans e le groupies del leader della Lega che sbavano ad ogni bugia. Il suo suo era il calumet della pece altro che mano tesa.
(3 maggio 2021)
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