di Daniele Santi, #Politica
Che Matteo Salvini si astenga sul DPCM che aveva concordato nella “cabina di regia” richiesta per entrare nel governo costringendo la sua Lega a una giravolta di 180°, non deve stupire così tanto. Politicamente Salvini è quella roba lì e se ce l’hai tra i piedi, al governo, con quella roba lì devi farci i conti.
Non stupisce nemmeno che poi Salvini vada a Tgcom24 a dichiarare che “La Lega non vota a scatola chiusa” (ha cambiato idea su una decisione che aveva già preso)) perché la dichiarazione ad uso battaglia dei sondaggi con Fratelli coltelli d’Italia è mirata all’elettorato di Salvini, che acriticamente si beve tutto ciò che il segretario-tribuno dice. Ma persino al Tgcom24 sanno che non è così.
Nel racconto di Salvini la Lega ha “mediato, ma questa volta ha prevalso la linea della sinistra, dei 5 Stelle, di Speranza. Hanno prevalso criteri ideologici, non scientifici” perché siamo ad una nuova svolta anti-scientifica, dovendo la scienza andare nella direzione indicata da Salvini sennò scienza non è più.
Così l’ex ministro dell’Interno che non ha tempo per le felpe concorda prima un provvedimento in cabina di regia con il Governo Draghi al completo, Lega inclusa e poi cambia idea e fa astenere la Lega per alzare la posta, tanto non succede niente perché dei voti della Lega di Salvini questo governo non ha bisogno essendo la maggioranza sufficientemente larga, anche senza di lui.
Ma questo Salvini non lo dice perché deve far credere – e soprattutto deve credere lui stesso – di essere indispensabile quando, invece, non lo è. Posto che, quel che va detto va detto, le proteste contro le chiusure alle 22 sono sacrosante. Ma non si può dire “sì” in privato e gridare “No” in pubblico.
(22 aprile 2021)
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