di Giovanna Di Rosa, #Politica
Meloni la filosofa ha deciso di prendere a cazzotti Salvini e lo fa nel solco della destra antica del “dio, patria e famiglia” (dimenticando il manganello) e prendendo a calci la scienza come perfetta discepola del Bannon già “fu Trump”. Lo fa con un post che sta facendo il giro dei social, ma mica perché ci crede. Soltanto per rubare voti a Salvini e guadagnarsi la poltrona di leader della destra più estrema (ed illiberale) di sempre.
Meloni attacca un post di Salvini che già di suo brilla per insopportabile retorica opportunistico-leghista che in un afflato di draghismo inneggia [sic] alla Scienza per fare opposizione al Ministro Speranza rispetto al quale ha dichiarato, dopo un lungo colloquio nel pomeriggio del 31 marzo scorso, di “fidarsi della Scienza, ma non del ministro” perché un nemico al giorno toglierà Salvini di torno, all’interno della solita, circolare, impazzita strategia del lanciare un dardo avvelenato quotidianamente, e spesso più di uno, al vento: senza costrutto, né un senso politico.
Meloni gli restituisce il favore in un duello sulla pelle dell’Italia e degli Italiani che se non fosse una tragedia sarebbe persino comico. Mai si è vista tanta incompetente protervia mettersi al servizio di due leader politici il cui unico obbiettivo è la gestione del potere. Ora a Meloni manca soltanto la svolta terrapiattista a favore dei transfughi dal M5S ora a guida Conte. E hanno l’ardire di chiamarla politica. Mentre invece, il post è chiarissimo, è solo un rincorrersi all’acchiappavoti dando la colpa disordinatamente e furiosamente a sinistra e a manca.
(1 aprile 2021)
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