di Giovanna Di Rosa, #laprovocazione
E’ un grande risultato, Draghi sembra essere riuscito nel miracolo di far capire a Salvini che rosso è rosso e giallo è giallo: ed è certo che col verde sarebbe stato più semplice. Il leader leghista è così giunto alla conclusione che era chiara persino al figlio in età prescolare della casalinga delle Langhe e l’ha resa nota. “Sulle aperture noi sosteniamo la linea Draghi: quindi se i dati scientifici portano in zona rossa, si chiude” inutile specificare che se i dati dicono altro si fa altro. in coerenza coi dati.
Una lunga necessità di comprensione ed assimilazione di un concetto tanto semplice ha accompagnato il parto salviniano, che ha dovuto gestarlo a lungo prima di renderlo noto perché doveva essere venduto in maniera abbastanza semplice, così da farlo comprendere al suo semplice elettorato e dopo un’apparente – apparente, sia chiaro – guerriglia con l’Istituzione per trovare la quadra, che procurasse il necessario orgasmo al semplice elettorato.
Salvini si è poi improvvisato sostenitore della scienza quando ha affermato: “Conto che il Consiglio dei ministri prenda atto di quello che la scienza dice. A meno che ci sia qualcuno che per ideologia vede solo rosso” che detto da un ex-comunista che in Europa è alleato politico di ex-comunisti ora democratici illiberalii suona quasi come una bestemmia durante una novena, ma non sottilizziamo. Salvini ha partorito il verbo e l’Italia è soddisfatta. Ora aspettiamo solo che trovi le parole giuste per ordinare: “Fermati Covid!” in modo sufficientemente semplice per il suo semplice elettorato.
E saremo liberi dal coronavirus. E forse persino mondati dai nostri peccati. Ai suoi ci penserà lui.
(31 marzo 2021)
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