di Daniele Santi, #Politica
Proprio mentre Zingaretti andava da Barbara D’Urso a chiacchierare amabilmente delle sue dimissioni e Laura Boldrini diceva a Otto e Mezzo che bisogna “avvicinarsi al popolo”, quelli che al popolo si sono avvicinati fin troppo e hanno rinverdito i pericolosi fasti del nazifascismo, o coloro che questi signori hanno indottrinato, facevano scempio del centro storico di Carovigno di Brindisi imbrattandolo con svastiche, sagome di falli eretti, insulti, parolacce. Forse, nelle loro patetiche teste, volevano regalarsi una bravata per de-mitizzare la festa della Donna dell’8 marzo.
Le tristissime foto di Brindisi Report riprese da tutto il mondo mediatico dimostrano come sia oltremodo necessario che invece di andare in televisione a parlare del proprio ombelico mostrando il proprio ombelico per dire che è più bello dell’ombelico degli altri, questi sicofanti della politica, questi esempi negativi che invece di usare la politica per il bene del popolo, continuano a girare sulle solite beghe interne tra dimissioni e selfie con la starlette di lusso, questi vari segretari-esponenti-deputati-onorevoli di questo o quel partito, ricomincino a fare il loro mestiere che è quello di governare un paese, educare alla democrazia, far sentire importanti i loro cittadini, offrire un futuro ai giovani di un sud d’Italia sempre più disperati.
Se non lo fanno loro, ormai è chiarissimo, lo farà qualcun altro. E qualcuno di questi altri, ha già cominciato a farlo. Non proprio nella direzione che si vorrebbe.
(9 marzo 2021)
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