di Giovanna Di Rosa, #Lopinione
Per quanto inaccettabile e inumana, la decisione della Giunta di Genova di fregarsene di Patrick Zaki e della sua condizione, e di tirare avanti lungo il cammino del suo conservatorismo leghista, non sorprende. Sorprende che non abbiano nemmeno il coraggio delle proprie azioni. Dicano “No” perché non ce ne frega niente, o perché riteniamo non serva a niente.
Invece dicono “No” precisando, parole del Sindaco Bucci, di “non avere alcuna posizione pregiudiziale”, ma “di non avere elementi di conoscenza sufficienti sulla vicenda”, verrebbe da chiedere a Bucci in che mondo vive, ma si sa benissimo, aggiungendo poi che “non ci sono legami particolari con Genova”. Ovvero, tra Genova e Zaki.
Bucci e la sua Lega colpiscono ancora: e fanno finta di ignorare che è proprio a causa della mancanza di elementi che si sta combattendo la battaglia per la liberazione di Zaki, detenuto in Egitto da oltre un anno in attesa di un processo con l’accusa di propaganda a fini terroristici. Accusa mai provata e che non ha nessun elemento provato di sussistenza.
Genova e la Lega vogliono distinguersi, insomma, e ci riescono benissimo. Dimostrando un totale disprezzo dei diritti di tutti coloro che non hanno un legame diretto col loro territorio; tutti coloro, insomma, che non sono carne da cabina elettorale. Una vergogna.
(23 febbraio 2021)
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