di Redazione, #Economia
Agenparl cita fonti della Confindustria tedesca, secondo le quali un grosso gruppo avrebbe affidato a Lorenza Morello (già nota per aver lavorato come business lawyer al progetto di take over di Brooks Brothers, guidando la cordata promossa da Luciano Donatelli la scorsa estate ed arrivata ad un soffio dall’acquisizione) il compito di creare due piattaforme produttive integrate a Como e nel comparto biellese.
Secondo l’agenzia d’informazione diretta da Luigi Camilloni il tema sarebbe legato alla nuova filosofia dei grossi gruppi del lusso che vedono con sgomento la desertificazione dell’industria di qualità del lusso dove l’Italia è il player fondamentale con tutte le sue filiere. Il progetto di cui è protagonista la Morello (il cui nome come sottosegretario era già stato fatto nel “Governo Letta” e che ora i più informati dicono sarebbe nuovamente tra i nomi nella rosa del Governo Draghi, per le sue riconosciute capacità tecniche) è estremamente innovativo, investendo nelle realtà industriali intermedie, che sono essenziali per la catena di valore del Made in Italy. Secondo la strategia indicata l’idea di comporre una galassia delle eccellenze farà scattare certamente un effetto palla di neve che farà ripartire anche i piccoli artigiani che ruotano da sempre attorno al sistema. Un grande progetto corale per il made in Italy che ha nei lanifici, nelle Seterie e nelle filature che osservano le regole di sostenibilità e tracciabilitá un “plus” unico che può essere reso trionfale, grazie alla produzione di qualità di cui solo l’Italia è capace.
E’ in questo comparto, chiude l’articolo di Agenparl, che i tecnici possono farla da padroni.
(9 febbraio 2021)
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