di Daniele Santi, #Politica
Dopo giorni e giorni di crescita, in termini di decibel degli acuti meloniani, al grido di elezioni elezioni come Pier Vittorio tondelli gridava a A Carpi a Carpi! in un suo magnifico racconto breve, ecco il sondaggio biricchino che dice a Meloni d’Italia già ebbra della sua straordinaria crescita elettorale da sbandierare a destra e all’estrema destra, già vestitasi da leader della coalizione, che la stragrande maggioranza degli italiani le elezioni non le vuole.
Il risultato zittisce immediatamente le pretese di premierato della leader che non dice muh sulle esibizioni canore di Faccetta Nera a Radio 24 della sua assessora veneta, nemmeno sulle affermazioni della stessa assessora sulla “pulizia etnica del pensiero“, perché impegnata a salvarla dalle dimissioni (e ci riesce). Tocca così passare ad un molto più istituzionale “Il centrodestra è unito!” senza spiegare dove, come e perché, e soprattutto in nome di quale progetto – ah, già… il progetto ce l’hanno è quello di dire agli italiani che lavorano per l’Italia e allearsi con partiti anti-Italia a Bruxelles, guardandosi bene dal ricordare i tristi tempi dello spread a 522,11 quando Berlusconi, Salvini e Meloni erano già tutti insieme appassionatamente.
Rimane così tutto com’era. Meloni e Salvini fratelli coltelli che si rubano i voti l’un l’altra giocando a chi sta più a destra estrema, Berlusconi rappresentato da un ectoplasma come Tajani e programmi nessuno e possibilmente confuso in attesa del semestre bianco, che finisca la pandemia, che si elegga un nuovo presidente della Repubblica per continuare a gridare ed agire contro l’Italia in Italia e a Bruxelles.
(30 gennaio 2021)
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