di Daniele Santi #Lopinione
Ora è il momento di osservare tutto con grande distacco, a riuscirci a guardare tutto con distacco, e di sganasciarsi dalle risate sulle dichiarazioni di quelli che “l’avevamo detto che era un governo d’incapaci”. Compagine sguaiata e leggerissimamente neofascista composta da trombati, giubilati e catafalchi orfani dei vecchi governi del Vecchietto di Arcore che stanno ancora lì, dopo opportuni ed opportunistici ricicli, a dichiararsi “il nuovo”, rivestendosi ogni quindici giorni di una veste lucida, logora e stantìa spacciandola per “recente acquisto”.
Così non stupiscano le prossime dichiarazioni che vengano da zombie politici come Gelmini, o Tajani, o dai restyling in stile neodem-guardate come sono democratico che verranno messe in piedi da Matteo Salvini o dall’esimio Lollobrigida, né dei silenzi di Meloni d’Italia ed il suo scrivere lettere che non dicano niente, atte a descrivere, e a farlo male, quanto lei sia brava. E come lei nessuna.
Questo casino che Renzi ritiene di avere scatenato a fin di bene, del bene di chi non si sa ma lo capiremo, è comunque un colpo di coda alla Craxi che alla fine ci voleva. Perché se si vuole governare da adulti bisogna diventare adulti e gli adulti, i costruttori di imperi per intenderci, sanno che non si campicchia, non si vivacchia, non si trovano soluzioncine, non si dicono nì, né forse, non si rimanda: si lavora non con mezzucci a rotelle ma con capacità.
Siccome penso, lo penso personalmente e come opinione personale la esprimo qui, che Giuseppe Conte sia una persona capace, mi soffermo un attimo a suggerirgli (ma figurarsi se ha bisogno dei miei suggerimenti) che ancor più capace sarebbe togliendosi dai coglioni quelli che sono andati lì per cambiare tutto e tengono tutto fermo, magari farà bene anche a lui prendere una decisione adulta all’insegna del cosa ci faccio qui, del perché voglio starci e cosa intendo fare per starci sul serio. E non gli sto suggerendo di fondare un partito.
Naturalmente dovrà anche sapere che al Quirinale dovrà salirci e assumersi la responsabilità di consegnare le dimissioni a Mattarella e, macari che s,alendoci prima della conta prendendosi la sua responsabilità personale al netto di trumpisti vecchi e nuovi, neoconservatori filo-produboys, leader biondo-Le-Peni e Grandi urlatori sopravvissuti non si sa come ad annegamenti da cocktail estivi, potrebbe farci anche la sua bella figura. Al di là di fan scatenate e signorotte che lo osannano per la strada.
(14 gennaio 2021)
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