di Daniele Santi #Lopinione twitter@gaiaitaliacom #Politica
Dunque i movimenti dissennati della politica che si accapiglia parrebbero portare verso la caduta del Conte-bis, scelta che ci sembra l’ennesima idiozia che si potrebbe realizzare in questo momento di idiozie. Ciò che pensiamo va al di là dell’orientamento politico di ognuno di noi componenti la redazione e, in particolare, dell’autore di questo pezzo il cui sentire politico è molto distante da ciò che il Governo Conte rappresenta politicamente.
Voglio affogarmi nel politicamente corretto se affermo che per quanti errori possa avere fatto questo governo, per quante accuse possano essere mosse a Conte, per quante cose avrebbe questo Governo potuto fare meglio, va ricordato che a fine gennaio 2020 il neonato Conte-bis è stato travolto da uno tsunami terrificante ed inaspettato chiamato Covid19 che ha completamente bloccato il mondo come lo conoscevamo? Ingurgito velenoso politically correct se affermo che non vedo all’orizzonte fulmini di guerra che potrebbero avere gestito meglio una situazione che nessuno, in nessun paese del mondo, è riuscito a gestire senza incorreri in errore anche grossolani? Mi strappo le vesti in nome dell’antirenzismo se dico che ciò che Matteo Renzi sta facendo dentro il governo che lui ha voluto nel nome del “no” al Tribuno del Mojito è un errore nei metodi e negli obbiettivi e puzza di poltronismo “miles away”? Divento un pericoloso populista grillino se scrivo che far cadere il Governo Conte, che crede essere l’unico possibile con questi chiari di luna, e farlo cadere ora equivale a percuotersi le gonadi su una incudine con un maglio di ghisa?
Mentre mi scuso con le signore (biologiche e non) per la colorita espressione, vorrei andare ad un fondo de Il Riformista, sempre parco di ridondanze e di notizioni regalati con l’enfasi di un do di petto da tenore con l’enfisema, che parlava di Conte pronto a silurare Buonafede per dare la poltrona della Giustizia a Renzi, questione poi scomparsa rapidamente da ciò che si vede. Poi gole profonde parlamentari informavano di Franceschini alla rincorsa della poltrona di vice-presidente del Consiglio (magari si toglie dalla Cultura, sol che non ci mettan Bellanova con tutto il rispetto) ed era ancora Il Riformista a parlare del M5S grande desaparecido del Governo.
In tutti questi anni, al netto di simpatie o antipatie personali verso il M5S, si dovrebbe avere capito che quando il Movimento tace è perché sta lavorando alle soluzioni. Ci piacciono le soluzioni? Non ci piacciono? Ne trarremo le dovute conclusioni a urne aperte, io cerco di osservare i fatti con distacco dal momento che se andassimo a votare domani annullerei la scheda.
Constato (l’accento va sulla “a”, lo dico alla graziosa conduttrice televisiva che lo ignora) semplicemente che non si va verso una crisi pilotata, ma verso una caduta nel burrone a pullman sovraccarico. Poi se a lor Signori piace andare in coma e rimanerci e pensano che sia soltanto un problema loro, sbagliano. Castreranno il futuro degli Italiani perché le alternative sono Meloni e Salvini con contorno di Berlusconi e di ambiziosi e pericolosi neo-balilla. Per questo credo che far cadere il governo di Giuseppe Conte sarebbe la più grande idiozia che Matteo Renzi potrebbe fare in questo momento. A meno che non ci sia un’alternativa seria, autorevole, da spendere all’estero e in UE meglio di quanto sia possibile spendere questo esecutivo e che sia in grado di regalare miracoli e gestioni mirabolanti che vedo molto, ma molto al di là da venire. Insomma, state calmi perché l’alternativa più vicina è un governo di estrema destra illiberale, neofascista, razzista, xenofobo, omofobo e misogino.
Veda Lei, caro Renzi.
(6 gennaio 2021)
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