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“Giustappunto!” di Vittorio Lussana: Vi conosco, mascherine

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di Vittorio Lussana #Giustappunto twitter@gaiaitaliacom #Politica

 

A me, questo Claudio Borghi continua a non convincermi. Ha l’aria del tipico milanese col ‘sorrisetto sotto ai baffi’, convinto di poter fregare i napoletani al gioco delle 3 carte. Mi verrebbe proprio da dirgli: “A bello! Guarda che non hai capito un cavolo…”.

L’altra sera, per esempio, era ospite a ‘Piazzapulita’. E di fronte al viceministro Misiani, questo gran simpaticone si è messo a dire che, secondo lui, “Gualtieri, in economia, è un totale incompetente”. Fermo restando che condividiamo con Borghi la critica allo stop dei ristoratori, i quali, poveracci, si erano sobbarcati di spese, quest’estate, per riuscire a distanziare la clientela e garantirsi qualche ‘coperto’, un giudizio sganciato così, ‘a freddo’, nei confronti di un ministro che sta gestendo la più grande crisi economica dal dopoguerra, ci ha dato l’impressione di una superficialità a dir poco raggelante.

Anche noi, esattamente come Borghi, sulla politica fiscale del Governo – e di Gualtieri in particolare – nutriamo qualche dubbio: di fronte a una crisi del genere, sarebbe cosa saggia sospendere l’attività dell’Agenzie delle Entrate per lo meno nei confronti delle piccole imprese, non in grado, in questo momento, di rispondere neanche al pagamento del ‘bollo-auto’ (Berlusconi, ma non la dovevi abolire ‘sta cavolo di tassa di circolazione? Continua a pensare solo ai fatti tuoi, mi raccomando…), attraverso uno ‘spostamento in coda’ delle cartelle esattoriali. Come si fa, di solito, con le rate della macchina. Ma a prescindere da ciò, il nostro giudizio su Roberto Gualtieri rimane quello relativo agli economisti in generale: tutti pensano che essi siano dei pragmatici, quasi dei tecnici, mentre invece sono proprio quelli che, più di altri, vivono sulla mongolfiera della macroeconomia, senza riuscire a vedere nel dettaglio cosa accade sul terreno concreto della ‘micro’.

Insomma, noi siamo certi che Borghi, anche questa nostra impressione sugli economisti, la condivida perfettamente. Ma uno come Gualtieri, noi non lo prendiamo così ‘sottogamba’, dandogli dell’incompentente. L’incompetente è colui che è capitato in un determinato ruolo, senza sapere neanche lui come ha fatto ad arrivarci. Cose che, nel centrodestra italiano, sono capitate più che volentieri.

Insomma, il percorso di Gualtieri noi lo conosciamo, dato che, tra l’altro, è persona pienamente appartenente alla mia generazione. Egli è romano e si è laureato in Lettere. Da qui discende, probabilmente, una sua personale propensione, diciamo così, a ‘volare alto’. Ma in seguito, egli ha avuto un percorso di tutto rispetto, arrivando a guidare persino la Commissione degli Affari economici e monetari dell’Unione europea. Una carica che, in Europa, di certo non viene affidata al primo che passa.
Al contrario, è proprio il percorso di Borghi a non convincerci. A cominciare da quel suo illecito amministrativo del passato, confermato in Cassazione. E’ lui quello poco presentabile, con alle spalle qualche ‘casino’ tutto suo. Per non parlare della vicenda dei cosiddetti ‘minibot’, dove si è mosso nella convinzione di avere a che fare con gente con l’anello al naso. Ma da dove ‘diavolo’ è piovuto un arrogante come questo qui?

Eppure, uno come Borghi, più vicino a un allibratore di cavalli alle Capannelle che a un economista, va tranquillamente da Formigli a dispensare giudizi sulle competenze altrui. Perché? Perché Gualtieri non è un commercialista? Qual è, di grazia, il pregiudizio da cattolico bigotto, questa volta? E comunque, ancora una volta: grazie infinite, cara televisione italiana… Sei sempre la prima a mettere in circolazione personaggi tra i più opinabili. Con il ‘lanternino’ ve li andate a cercare, li mortacci vostra…

In ogni caso, questo ‘pistola’ di Claudio Borghi ancora non ha capito come stanno le cose: noialtri, se dobbiamo dire qualcosa a Gualtieri, la diciamo direttamente a lui in prima persona, senza aver bisogno di andare in televisione. Il vero problema è esattamente questo con i populisti: per finalità di pura propaganda, essi vanno in giro a ‘spandere merda’ contro la gente. Mentre noi, invece, siamo ancora qui che attendiamo quella famosa “onda lunga” che non è mai arrivata. Lo sappiamo da tempo, ormai, chi è che prende in giro il popolo. Da più di 30 anni a questa parte. Ed è proprio il popolo a non volerlo capire.

Sia come sia, sappiate che vi conosciamo, carissime ‘mascherine’ che non volevano mettersi la mascherina. Vi conosciamo come le nostre tasche. E abbiamo anche sperato che la vostra protesta proseguisse, perché così il Covid avrebbe contagiato anche voi. Dai polmoni fino al buco del culo.

 

(20 novembre 2020)

©gaiaitalia.com 2020 – diritti riservati, riproduzione vietata

 




 

 

 

 

 

 

 




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