di Daniele Santi #Maiconsalvini twitter@gaiaitaliacom #Maiconmeloni
Non è certo l’interesse per la salute degli Ungheresi ad avere fatto decidere a Viktor Orbán di cedere al lockdown. La misura è infatti una nuvoa, succulenta occasione per accentrare ancora più poteri nelle mani del presidente che ha chiuso giornali, sospeso la democrazia, chiusa la bocca agli oppositori che gli ricordavano come praticare la dittatura sia essere dittatori.
Così Viktor Orbán ha dichiarato lo “stato di pericolo” e annunciato una chiusura parziale del paese a partire da oggi (10 novembre, ndr) nuovamente accentrando su di sé i pieni poteri in nome dell’emergenza sanitaria, cosa che aveva già fatto, fregandosene poi delle morti record, del numero di contagiati, della sanità al collasso. Nulla fa pensare che non continuerà a fregarsene.
Il buon amico di Salvini e Meloni uniti nel sacro vincolo della democrazia illiberale che accentra poteri ma non agisce su quello che conta. A meno che ciò che conta non sia nelle mani del Presidente Democratico Illiberale di turno.
(10 novembre 2020)
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