di G.G. #Lopinione twitter@GaiaitaliaRoma #Covid19
Vede Presidente Conte,
già è molto difficile vivere così. Da febbraio il settore della Cultura non sa di che vita morirà o di che morte vivrà e fino ad ora soldi pochi, nel nostro caso niente, discorsi tanti, chiusure sempre e di nuovo soltanto la geniale idea della Netflix di Stato della Cultura [sic] per la quale idea, comprenderà, non ci sono né giustificazioni né barzellette.
In questa montagna di guano ciò che mancava era vedere che il Maurizio Costanzo Show, produzione dell’augusto Costanzo di cui al cognome al Teatro Parioli, fa cose che noi umani non possiamo nemmeno immaginare: riempie cioè il suo teatro di gente, senza mascherina e senza distanziamento, plexiglass ovunque a protezione (come se il virus morisse di paura alla vista del plexiglass e non viaggiasse per l’aere, come il Grande Cocomero), con il Costanzo di cui all’augusto cognome che dice che paga lui tutti i tamponi rapidi, quando tutti i teatri d’Italia gestiti e fatti da gente che sono molto meno ricchi di Costanzo e gentile consorte i teatri li tengono chiusi.
Facciamo notare sommessamente, presidente Conte, che il partito di maggioranza relativa della maggioranza parlamentare di cui lei è espressione, è arrivato alle poltrone anche grazie alle baggianate sui privilegi della casta con le quali ha devastato le permeabili teste di chi poi li ha votati, purtroppo troppi operatori culturali ci sono cascati, ed ora in tempi di Covid-19, mentre si suoi Dpcm chiedono a tutto un settore di scomparire e tacere, lo chiedono imponendolo, e tutti sono costretti a farlo, Maurizio Costanzo fa quello che vuole: riempie il suo teatro, va in onda e dice che paga lui i tamponi. ne deriva quindi che se pago io i tamponi posso fare quello che mi pare o c’è qualcosa che ci sfugge?
Crediamo, presidente Conte, che Lei debba alcune spiegazioni. Lei, non il ministro che si sogna imprenditore della ridicola Netflix di stato con i soldi della Cassa Depositi & Prestiti. Crediamo che ci dovrebbe spiegare, a noi che tra qualche settimana vedremo crollare i nostri progetti sotto il peso del nulla che la maggioranza relativa di cui Lei è espressione è portatrice: un nulla cosmico del quale il roboante “lotta alla casta” è stato il primo e il più patetico dei sogni generati e poi infranti.
Se non potete fare più di ciò che state facendo, presidente Conte, non umiliateci ancora permettendo a uno di fare quello che cazzo vuole, presidente Conte, mentre noi da febbraio non sappiamo di cosa vivere anche se fossimo tra i fortunati che hanno ricevuto i soldi promessi dal suo governo (e noi nel caso specifico, non siamo tra quelli).
(29 ottobre 2020)
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