di Giancarlo Grassi #Politica twitter@gaiaitaliacom #Maiconsalvini
L’estrema destra compatta va all’assalto della ministra dell’Istruzione e chiede che si dimetta con una mozione di sfiducia, guidano l’assalto il prode Salvini, Meloni l’urlatrice e l’ex ministra Gelmini, colei che ha devastato la scuola italiana facendo scomparire la geografia e il liceo artistico. E’ l’estrema destra dei premi Nobel che erano tutti lì mentre gelmini devastava le scuole italiane e si operavano tagli indiscriminati.
Azzolina non è un genio, si nota e crediamo che non si consideri tale nemmeno lei, ma è indiscutibile che ci vuole faccia di bronzo a presentarsi con una mozione di sfiducia come leader di quel centro destra, ora estrema destra, che ha votato tutte le misure che oggi contestano; leader che, va detto anche questo, mai si sono trovati di fronte ad un’emergenza imprevedibile come quella rappresentata dal Covid-19. E anche qui tocca ricordare agli alfieri dell’estrema destra italiana, quella dei candidati che fanno il saluto romano, ma Fratelli d’Italia non lo sapeva, che devono decidersi: o il Coronavirus non esiste e allora tocca prendersela con Azzolina perché sta buttando soldi, oppure si assume che il Coronavirus c’è e allora non si cerca la spallata al governo ad ogni alito di vento, se si è responsabili [sic] si dialoga e si cercano soluzioni tutti insieme: così fanno i politici che hanno a cuore il loro paese e non la propaganda.
(27 agosto 2020)
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