di Paolo M. Minciotti #LGBTI twitter@gaiaitaliacom #Sport
Sky Sport ha scelto di dedicare lo spot della ripartenza ai fatti della pandemia, a partire da medici e infermieri fino alle vittime che spesso «non abbiamo neanche potuto salutare». Ma c’è altro, dice ad un certo punto la voce narrante di Alessandro Del Piero, ex campione del mondo e icona del calcio italiano. Lo scrive il sito Gaynews.it.
A quel punto il ricordo va all’uccisione di George Floyd, alla morte di Mohamed Ben Ali, al suicidio di Sarah Hijazi, attivista per i diritti omosessuali. Un richiamo significativo, probabilmente il primo di tale portata in termini di scelta comunicativa della piattaforma sportiva, che mette in primo piano il tema dell’omotransfobia, pur non nominandola direttamente, accanto a quello del razzismo.
Per Rosario Coco, Coordinatore progetto Outsport e formatore per Gaynet, si tratta di un “grande passo avanti nella comunicazione sportiva. Lo spot di Sky Sport con un’icona come Alessandro Del Piero ricorda George Floyd e Sara Hijazi, introducendo per la prima volta il tema dell’omofobia nella promozione della propria offerta sportiva. Anche l’omofobia è razzismo disse il CT della nazionale di calcio Cesare Cesare Prandelli nel 2012. Dopo 8 anni di movimento sportivo LGBTI italiano ed europeo qualcosa inizia a muoversi nel calcio che ai massimi livelli del nostro Paese. I dati della ricerca Outsport mostrano che in Italia Il 41% degli sportivi LGBTI non fanno Coming Out. Speriamo che la FIGC e le altre federazioni sportive riconoscano presto l’orientamento sessuale come discriminazione nei propri statuti, come ha già fatto il CONI nel 2016”.
(23 giugno 2020)
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