di Giovanna Di Rosa #Antifascisti twitter@gaiaitaliacom #Maiconsalvini
Non avendo più lo stadio dove andare a sfogare la loro animalità gli Ultras del calcio orgogliosi di essere fascisti, al quale orrendo bacino attingono per i loro voti le destre istituzionalizzate, ma sempre più estremiste, che manifestavano lo scorso 2 giugno contro la Repubblica nel giorno della Festa della Repubblica, fanno il salto di (nessuna) qualità e sbarcano al Circo Massimo a Roma per protestare contro il governo. Lo scrive L’Espresso.
I motivi del salto dall’inferno al regno dei vivi? Per contestare la gestione del Governo dell’emergenza Covid-19 e certamente per fare da sponda ai vari Meloni, Salvini, Pappalardo che cavalcheranno senza dubbio la manifestazione, in qualsiasi modo probabilmente, in quella che ha tutta l’aria di essere una manifestazione pilotata a fini elettorali che porti alla ribalta l’antagonismo neofascista che “nelle curve ha sempre avuto”, scrive ancora L’Espresso, “un serbatoio di consensi e di affari”.
Una delle pagine che ha scelto l’endorsement alla manifestazione – della pagina “I ragazzi d’Italia” non abbiamo trovato traccia, si chiama “Dalle Curve alle Piazze”, ad oggi 874 like e 890 followers, ed attacca durissimamente – con nessuna capacità dialettica che non sia il mero slogan – l’articolo de L’Espresso pubblicando poi che sembra essere il manifesto del raduno dello sfogo neofascista al Circo Massimo minacciando [sic] “E’ finita la ricreazione! Stiamo Arrivando”.
È’ FINITA LA RICREAZIONE!
Stiamo arrivando!Pubblicato da Dalle curve alle piazze su Lunedì 1 giugno 2020
Questo articolo di basso giornalismo,addirittura inventando che la manifestazione parte dalla nostra pagina,noi facciamo…
Pubblicato da Dalle curve alle piazze su Martedì 2 giugno 2020
Ecco ciò che mancava all’Italia. la marcia su Roma degli Ultras che si eleggono salvatori della patria perché la “gente è stanca” e questi dio, patria e famiglia, devono trovare un colpevole al Covid-19 che non può essere un virus, ma deve essere opera di qualcuno e se non c’è quel qualcuno lo si inventa. Il governo.
Ciò che deve essere chiesto con chiarezza è cosa intenda fare la politica che ha cuore la democrazia e la Costituzione contro questi fenomeni di degenerazione democratica e di fronte ai continui tentativi di sovversione in favore di una democrazia illiberale, un tempo di chiamavano dittature, ma ci siamo evoluti solo nel linguaggio, direttamente ispirata a Russia, Turchia, Ungheria e Slovenia.
(3 giugno 2020)
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