di Giancarlo Grassi #Politica twitter@gaiaitaliacom #Maiconsalvini
L’ex ministro dell’Interno che passò più tempo al telefonino a scattarsi selfie su e giù per l’Italia di quanto ne spese in Parlamento, prima di quel suo grande risultato alle europee gli fece decidere che era il momento di far saltare il governo di cui era socio e di chiedere “pieni poteri” agli Italiani, ha dichiarato in mattinata in una delle tante trasmissioni televisive alle quali interviene stimolato sui sondaggi in caduta per la Lega: “Credo poco ai sondaggi, preferirei tornare ad incontrare gli italiani piuttosto che stare al telefonino”.
La veridicità della sua affermazione, in coerenza con lo stile del politico del Papeete, è riassunto dalla foto che pubblichiamo in alto, che vede l’ex-ministro travolto dal lavoro che non sa più che pesci pigliare, perché se l’esca è sempre la stessa poi anche i pesci non abboccano più. E anche dal fatto che proprio nel telefonino si nascose quando Elly Schlein gli chiese come mai al Parlamento Europeo non c’era mai quando si discuteva di immigrazione.
#omnibus @matteosalvinimi risponde ad una domanda di Lina Palmerini sul calo della @LegaSalvini nei #sondaggi politici: “Credo poco ai sondaggi, preferirei tornare ad incontrare gli italiani piuttosto che stare al telefonino” #12maggio https://t.co/6drzBKVNQP
— La7 (@La7tv) May 12, 2020
Ecco quindi il segretario della Lega in caduta libera, divorato da quel pescecane di Zaia che in Veneto è riuscito dove la spudorata giunta della Regione Lombardia non ha potuto, tentare disperatamente di salvarsi la poltrona, perché in tanti dentro la lega vogliono il suo scalpo, senza uscire dal sentiero che gli ha fruttato un successo straordinario alle ultime europee – un secolo fa, vista la velocità alla quale la propaganda politica viaggia, velocità inversamente proporzionale a quella con la quale la politica di Salvini è realmente diretta al popolo che temerariamente invoca – al quale pensa di poter tornare. Ma l’uomo che voleva pieni poteri,, che parla di sobrietà, che non ha speso una parola sulle vittime del Coronavirus, che è ricco sfondato, ma continua a lanciare dirette da quelle che chiama due stanze, raccontando ciò che ha nel frigo, perché questo fa un politico serio, racconta i cazzi suoi in streaming live sul web; quel Salvini che nel 2001 faceva campagna elettorale nelle moschee, già comunista padano antiproibizionista, lo Zelig che indossa un vestito diverso ogni due ore, ora dice che vorrebbe tornare fra la gente anziché stare al telefonino. Come dicevamo la foto in alto dimostra tutto il suo odio per i telefonini.
(12 maggio 2020)
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