di Giovanna Di Rosa #CartaBianca twitter@gaiaitaliacom #Maiconsalvini
Una Bianca Berlinguer-stuoino ha ricevuto nel suo Carta Bianca uno dei programmi di approfondimento meno utili e faziosi che io ricordi nella mia inutile vita, ha ricevuto Matteo Salvini in trasmissione senza riuscire ad arginare – e senza nemmeno provarci – la torrenziale sequela di frasi vuote e propagandistiche, senza nessuna proposta, con la conduttrice attenta a non chiedere nulla di fastidioso nemmeno quando in chiusura di collegamento l’ex ministro dell’Interno ha sibilato “Ci prepariamo alla nuova Italia del 2021 che non sarà più la stessa, dove cambieranno le abitudini, cambierà la cultura, cambierà il lavoro, cambierà la vita degli Italiani”.
Ci sono ragioni per preoccuparsi? Sì. Perché non ci si può fidare di chi non perde occasioni alcuna per cercare voti sulla pelle di chiunque, senza proposte, semplicemente insinuando, dicendo per non dire, citando cifre a caso e confrontando l’Italia con gli USA – dove il presidente Trump, come il Governatore della Lombardi Fontana, ha detto che questo virus “è poco più di un’influenza”.
A Salvini non viene nemmeno in mente di dire che dovranno essere riscritte completamente le regole economiche mondiali, si ferma all’oggi, fa leva sulle paure e sulle malattie dell’oggi, e sul suo sogno di uomo solo al potere.
Ci sono ragioni per indignarsi di una televisione pubblica come questa? Sì. Moltissime. E non soltanto perché Berlinguer ha lasciato libera propaganda a Salvini ma perché non è più possibile che l’informazione sia prona al potente del momento. Si chiami questo potente Salvini, Conte, Berlusconi, Renzi, Bersani o porti qualsiasi altro nome. Certo, l’affermazione che ha chiuso l’intervento di Salvini deve far riflettere. Il disegno dell’uomo che voleva pieni poteri è chiaro da tempo.
(24 marzo 2020)
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