di G.G. #Roma twitter@GaiaitaliaRoma #Coronavirus
Così la nazione di mangiatopi, quella che Salvini non voleva alle porte dell’Italia, quel popolo di untori giallognoli invisi a tutta Italia, quei cinesi che mangiano i topi vivi e lo sappiamo tutti perché li abbiam visti, ci diceva Luca Zaia salvo poi scusarsi; insomma quei cinesi pericolosissimi che andare nei loro ristoranti ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh ci attaccano il Coronavirus e via con quei “cinesi di mxxxa” e chiudere le frontiere, bisogna! … Insomma quei cinesi lì sono arrivati a Roma con trenta tonnellate di equipaggiamento, medicinali e nove medici per aiutare i fratelli italiani.
Ora attendiamo arrivino gli aiuti di Trump, grande amico di Giorgia Meloni.
Nel frattempo godiamoci, per così dire, la notizia del loro arrivo con conseguente sfilata di politicume italiano specilizzato nel lecchinaggio del potente ad andare a scusarsi con Console per le infelici frasi. La task-force cinese è stata accolta alle 22.30 del 12 marzo da esperti locali della Croce Rossa italiana, da delegati dall’ambasciata cinese in Italia, fra cui l’ambasciatore cinese a Roma, Li Junhua.
L’aereo è giunto da Shangai trasportava il gruppo di lavoro composto da medici di diversi istituti tra cui il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie e l’Ospedale della Cina occidentale nella provincia del Sichuan. Con loro, ad imitazione dei salvatori americani del secolo scorso, attrezzature per i reparti di terapia intensiva, equipaggiamento protettivo e farmaci antivirali.
Aspettiamo dichiarazioni pubbliche di scusa dalla Lega e dai suoi coerenti esponenti. Mentre aspettiamo ci godiamo col voi il video del Corriere.it che inseriamo di seguito.
(13 marzo 2020)
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