di Giancarlo Grassi #gaiaitaliacomnotizie twitter@gaiaitaliacom #cialtronismi
Crediamo che sia giunto il momento di gettare la maschera. Siamo dei cialtroni inqualificabili, degli infantili provocatori, degli inutili scribacchini. Il nostro giornale è un esempio di ciò che non si dovrebbe scrivere e soprattutto di ciò che non si dovrebbe pubblicare – ça va sans dire.
Ma noi apparteniamo anche, oltre alle categorie di cui all’incipit, anche a quella degli incoscienti. Tuttavia, fatto abbastanza inconsueto in questo paese, siamo anche gentucola che si assume la responsabilità di ciò che scrive e abituata agli insulti. Così che i commenti sugli articoli che non si posso proprio leggere, che prendiamo molto sul serio anche se potrebbe non sembrare, ci lasciano freddini perché quando scrivemmo nel 2016 che M5S e Lega avrebbero fatto un governo insieme fummo bombardati d’insulti. Perché è dura aver ragione. Soprattutto quando di avere ragione non t’importa nulla.
Così, nonostante il numero dei lettori, i nostri eventi culturali pieni di gente (non in tempi come questi, evidentemente), i nostri sforzi per la divulgazione culturale attraverso la produzione idi manifestazioni, la produzione di spettacoli teatrali, la messa in campo di una casa editrice indipendente con autori nuovi, anziché celebrarci per meriti, siamo qui a denunciarci per cialtroneria. Chi altri in questo paese, altri che sia dotato di senno, oserebbe tanto?
Vogliate notare, per favore, che siffatta autodenuncia arriva da un quotidiano che si edita in un paese dove si parla di invitare scienziati, e poi si dà voce a Matteo Salvini; dove chi perde le elezioni non resta a capo dell’opposizione, ma sceglie la poltrona romana più redditizia; dove i segretari di partito vanno in tournée come se fossero rockstar – e forse tali si sentono; dove si entra nei partiti per i propri fatti privati; dove l’unico obbiettivo politico è attaccare gli avversari; dove si screditano i paesi partner commerciali dicendo che mangiano topi vivi; dove si continua a delirare sulla morte altrui e potremmo andare avanti per pagine…
Mai cederemo all’informazione a voce sola che caratterizza questo paese né mai rinunceremo al gusto della provocazione fine a sé stessa, volutamente cialtrona, questo sì, perché sapere che c’è chi ci cascherà è un piacere troppo forte. Sia detto con rispetto.
(6 marzo 2020)
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