di Paolo M. Minciotti #LGBTI twitter@gaiaitaliacom #NoOmofobia
Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale saranno punibili in Svizzera, così come lo è già il razzismo. Così hanno deciso gli elettori chiamati a votare con il 32% dei voti nel referendum chiesto da un partito conservatore contrario alla legge. E mal gliene incolse.
I votanti si sono espressi a favore di una protezione dal profilo penale contro le discriminazioni e le aggressioni legate all’orientamento sessuale di una persona o di un gruppo di persone; fino ad oggi il Codice penale svizzero prevedeva pene detentive e pecuniarie per atti pubblici o dichiarazioni discriminanti basate sull’appartenenza razziale, etica o religiosa, ma non sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”; da oggi la Svizzera si allinea a Francia, Austria, Danimarca e Paesi Bassi, che hanno già adottato leggi che puniscono penalmente l’omofobia.
La Svizzera ha così proibito atti pubblici o dichiarazioni che ledono la dignità umana di una persona o di un gruppo di persone in relazione al loro orientamento sessuale, perché creano un clima di odio e mettono in pericolo la convivenza pacifica nella società. Punibile anche chiunque rifiuti a qualcuno un servizio destinato al pubblico prendendo come scusa il suo orientamento sessuale.
(9 febbraio 2020)
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