di Giovanna Di Rosa #Maiconsalvini twitter@gaiaitaliacom #Politica
Non sarebbe stato possibile andare a votare con la legge che avrebbe lasciato sul campo il referendum proposto dalla Lega di Salvini, così che la Corte Costituzionale ha detto “No” al referendum sulla legge elettorale proposto dalla Legge. Un “No” che non è stato all’unanimità, ma che è stato sorretto da una maggioranza “solida e ampia”, come scrive Repubblica.
La riforma che voleva Salvini era per “avere un sistema elettorale in Italia totalmente maggioritario. Chi vince un voto in più vince, collegio per collegio come i sindaci”. Al di là delle grida salviniane, qui Vittorio Lussana, spiega assai bene le ragioni del No della Corte.
Il quesito referendario era stato promosso da otto consigli regionali guidati dal centrodestra e a traino salvino-leghista e voleva l’abrogazione delle norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi. Furioso secondo copione il leader leghista che grida: “E’ una vergogna. E’ il vecchio sistema che si difende”. Un vecchio sistema che include anche lui che si vende come il nuovo nonostante stia dove sta da almeno vent’anni.
(16 gennaio 2020)
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